“Uhei, Malabroca!!” mi sgridava ai passaggi sotto al traguardo il presidente del mio primo ciclo club. Anni ’60, faceva il macellaio e andava in bestia vedendo la mia propensione a pedalare in coda al gruppo – quasi fino alla fine – nelle prime corsette tra bambini.
Nessuno – credo – può dire di essere stato anche solo per un giorno #Coppi, #Bartali, #Girardengo, #Gerbi, #Cuniolo. Tutti nella vita, almeno per un giorno, siamo stati Malabrocca.
Il 2 settembre alla Monsterrato, ma probabilmente già il 24 giugno al Bianchi e Legnano: il cicloraduno storico, vogliamo trovare il modo per ricordare Luigi Malabrocca, nato a Tortona il 22 giugno 1920, l’uomo che dell’ultimo posto ha fatto un’arte.
(Ps: ripensandoci – e rivedo come fosse ieri il volto stravolto e paonazzo del presidente – l’epiteto esatto che mi gridava ad ogni passaggio era: “Sta davanti Malabroca! (con una c sola, ndr)”. E poi aggiungeva: “Pelabrocch!!” Ma io ero già avanti)
#LuigiMalabrocca MALABROCCA LUIGI